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Autore

Alessandro Certini

IMPROVVISAZIONE

Guardarsi dall'esterno. Improvvisazione...
... come scelta istantanea di movimento,
in bilico tra:
intenzione e ascolto (di sé e del con-te-sto)

Sintesi finale sull'insegnamento

Inviato il 25/11/2021

unità tematica
Il corpo danzante
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Processi di autoformazione e conoscenza attivabili con la pratica dell'Improvvisazione

 

ATTIVITA’ ESPLORATIVA

Esplorare il mistero dell’imprevisto nel movimento con un pensiero aperto al subitaneo, a partire dalla percezione della propria fisicità e dal proprio immaginario, per andare oltre il gesto quotidiano ed il pensiero che lo sostiene. Integrare la materia del corpo alla materia del pensiero.

 

PROCESSO FORMATIVO

Imparare a dare forma ai movimenti aperti al cambiamento costante, in un processo creativo integrato, fatto di connessioni tra pensiero, corpo e corpi, tempo e spazio. Coltivare una duplice visione di sé, dall’interno e dall’esterno. Integrare l’immaginazione personale all’immaginazione collettiva.

 

FINALITA’ ATTESE NELLO SPECIFICO

Favorire la qualità del salto immaginativo della narrazione corporea nella danza, creando legami, interconnesioni, intrecci significanti, e facilitare la lettura del movimento, attraverso una pratica dell’ascolto della propria interiorità e del contesto (con-te-sto), in un agire condiviso orientato da decisioni di composizione estemporanea.

 

FINALITA’ ATTESE A LIVELLO ESISTENZIALE

Divenire autori/autrici del proprio movimento, attraverso una costante presenza mentale e decisioni consapevoli, senza avere aspettative precostituite o reazioni automatiche.

 

 

PAROLE CHIAVE

agire condiviso

percezione della propria fisicita'

pensiero aperto al subitaneo

processo creativo integrato

costante presenza.